Wyler Vetta Art & Design: l'opera di Crash

09/10/2024
Wyler Vetta Art & Design: l'opera di Crash

Wyler Vetta, per il terzo anno consecutivo, ha celebrato il racconto dell’anno appena trascorso attraverso il punto di vista dell’artista John Matos, classe 1961, in arte CRASH. Uno street artist pioniere nel contesto dei graffiti che ha iniziato ad esprimersi sui treni e le gallerie della metropolitana sin dagli anni Ottanta. Di sé l’artista dice: “ho sempre pensato che quello che stavamo facendo fosse molto più di quanto non fosse in quel momento specifico...i graffiti potevano essere legittimi”.

Crash ha realizzato per Wyler Vetta un “murales su canvas” riprodotto in sole 100 stampe numerate 60 x 60 cm traendo ispirazione dal modello Dynawind Esercito, uno dei lanci più emblematici del brand dell’anno scorso.

“L’anno appena trascorso è stato l’anno in cui ci siamo concentrati su nuovi progetti legati soprattutto alla distribuzione e allo sviluppo delle collezioni. Accanto a Jumbostar, linea iconica che identifica il DNA della marca, abbiamo lavorato con Fulvio Locci alla collezione Dynawind attraverso la prestigiosa collaborazione con l’Esercito e alla collezione Heritage, ridisegnata in chiave contemporanea. Le tre collezioni oggi rappresentano i pilastri della nostra offerta”, commenta Marcello Binda CEO Wyler Vetta.

L’orologio Dynawind Esercito di Wyler Vetta nell’opera di Crash compare al centro di una composizione estremamente moderna in cui i colori accendono l’intero lavoro. Il quadrante celebra, nella raffigurazione, la classica stella del logo dell’Esercito Italiano che diventa il nucleo dell’intera narrazione, il fulcro verso il quale si stringono i pugni di un automa. Tutte le linee invitano a concentrare l’attenzione verso il cuore dell’orologio e del disegno. La firma dell’artista si integra alla perfezione nello spazio e crea un effetto “onomatopeico” accentuato dalla stella. Visivamente iconico, l’artista propone uno stile molto riconoscibile, un tratto che ha messo a disposizione di Wyler Vetta per raccontare il 2023.



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